Già nell'antichità la fede d’oro simboleggiava la promessa della vita insieme
La forma sferica rappresenta la perfezione di una unione, l'unione delle vite di due persone innamorate in una sola. La consuetudine, sia maschile che femminile, di indossare un anello dopo il matrimonio si affermò del tutto solo a partire dal XVI secolo, mentre l'abitudine di incidere i nomi degli sposi e la data delle nozze all' interno di questo, risale al Settecento. L'uso dell'oro come materiale, al posto di qualsiasi altro, per la fabbricazione delle fedi, si deve all'influenza cristiana, per la quale l'oro è da sempre simbolo di eternità. Altra curiosa credenza è quella della scelta del dito dove si infila, l'anulare, perchè è proprio qui che passerebbe la "vena amoris" (vena dell'amore) che porta direttamente al cuore.
Nel banchetto di matrimonio la torta è ormai un elemento fondamentale, ma le
sue origini sono lontane, e provengono dall'evoluzione di un rito che prevedeva
la frantumazione di dolcetti sul capo della sposa, le briciole, poi, venivano mangiate dai novelli coniugi come augurio di abbondanza. Gli invitati dovevano portare in regalo dei biscotti di farina d’orzo o di grano e secondo una superstizione, l’altezza del cumulo formato da questi dolci corrispondeva alla futura prosperità della coppia. Fu così che dal XVII secolo in poi, a seguito dell’abitudine di ammucchiare i biscotti e i pasticcini donati dagli invitati, tra le classi più elevate, fece la sua comparsa un’imponente torta nuziale glassata, che si suppone fosse stata inventata da un cuoco francese. La simbologia della torta di nozze odierna nacque nell’Ottocento presso i popoli anglosassoni. La forma rotonda richiamava la protezione celeste sugli sposi, i numerosi strati e i livelli che componevano la torta raffiguravano una scala allegorica che i due sposi dovevano salire insieme, alternando i momenti di gioia alle difficoltà della vita. Ancora adesso, secondo tradizione,il taglio della torta nuziale viene eseguito da entrambi gli sposi e terminato dalla neo-sposa che serve il dolce al marito, alla suocera, alla mamma, al suocero,al padre e ai testimoni, interpretando per la prima volta il ruolo di padrona di casa.
Sin dalle prime forme di civiltà i riti di un' unione tra un uomo e una donna avevano lo scopo di attirare la benevolenza divina per la fertilità e la potenza del maschio. La cerimonia prevedeva la condivisione del cibo con gli altri membri della comunità, avvalorando il forte legame tra il sostentamento e la prolificità.
Man mano il significato di questo evento si trasformò in una sorta di dimostrazione concreta dello stato sociale, infatti nelle classi più elevate il pranzo di nozze divenne talmente fastoso da sbigottire.
Molte tradizioni, seguite tutt’oggi nell’allestire le tavole nuziali, risalgono ai fasti del Rinascimento e venivano rigorosamente rispettati.
Le regole vincolanti da seguire erano:
Il numero degli invitati, che doveva ad ogni costo essere pari,
la presenza delle melagrane, che auguravano abbondanza, dei cibi afrodisiaci, che aiutavano a fecondare, dei dolcetti e dei confetti, per sperare in un dolce futuro.
Il confetto delle nozze è tradizionalmente bianco dal momento che, nei tempi passati, stava ad indicare la purezza della sposa.
Per festeggiare le nascite e il battesimo,invece, i confetti usati di norma sono il rosa per le bambine, in quanto è il colore associato alla fertilità, è anche simbolo della gentilezza ed esprime un amore appena nato.
Per i maschietti il confetto è celeste, sta a simboleggiare il cielo e quindi la futura elevatezza morale, inoltre ha un contenuto affettivo di tenerezza.
Per le prima comunionie i confetti si prediligono sempre bianchi, a simboleggiare qui, davvero, la purezza. Ma è ultimamente in voga aggiungere alla confettata sfusa anche un pò di allegria con confetti dai colori vivaci.
Le cresime hanno sempre i confetti bianchi, ma per le confezioni si usa il colore rosso rubino a simbolo della disponibilità del nuovo "soldato di Dio" di avere e difendere una fede salda.
Per il diciottesimo compleanno, i confetti si scelgono di colore verde, a simboleggiare la giovinezza.
Per la laurea il colore tradizionale resta il rosso, ma può anche essere accordato al colore della facoltà che caratterizza alcune università.
Negli ultimi tempi si è instaurata anche la festa del divorzio, definita ironicamente anche addio al coniugato, in questo caso i confetti avranno un colore che va dal giallo al colore nero con anima di cioccolato fondente ,insomma un confetto da… funerale, naturalmente ci si augura di non usarlo mai!
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Simbolo per eccellenza di prosperità, felicità e abbondanza, il confetto è sempre stato legato alla festa di nozze, ma nel tempo la sua squisitezza ha rallegrato anche tutte le altre feste, nell’antichità erano considerati un regalo prezioso da fare agli sposi, oggi, sono i festeggiati stessi a donarli ai loro ospiti.
Da sempre considerati di ottimo auspicio, si usa regalarli in numero dispari, affinché siano indivisibili come dovrebbe esserlo il matrimonio. Generalmente il numero di confetti presenti nel sacchettino è di 5, pari alle doti indispensabili di un buon matrimonio:salute, felicità, fertilità, longevità e ricchezza, doti auspicabili, però, per ogni festeggiato.
Lo sapevi che , secondo antiche tradizioni,il confetto è simbolo del destino?
Dal modo di gestirli e mangiarli si traevano auspici per la futura vita a due.
Se nel tuo futuro prossimo c'è in programma il matrimonio compra un etto di confetti, lasciali nel sacchetto e falli rovesciare, da una persona a te cara, d'un sol colpo sul tavolo davanti a te.
Osserva:
Scrivimi a quale numero appartieni, ti invierò l'auspicio che la tradizione ne trae.