Le origini della "Torta Sponsale"

Nel banchetto di matrimonio la torta è ormai un elemento fondamentale, ma le

sue origini sono lontane, e provengono dall'evoluzione di un rito che prevedeva

la frantumazione di dolcetti sul capo della sposa, le briciole, poi, venivano mangiate dai novelli coniugi come augurio di abbondanza.  Gli invitati dovevano portare in regalo dei biscotti di farina d’orzo o di grano e secondo una superstizione, l’altezza del cumulo formato da questi dolci corrispondeva alla futura prosperità della coppia. Fu così che dal XVII secolo in poi, a seguito dell’abitudine di ammucchiare i biscotti e i pasticcini donati dagli invitati, tra le classi più elevate, fece la sua comparsa un’imponente torta nuziale glassata, che si suppone fosse stata inventata da un cuoco francese. La simbologia della torta di nozze odierna nacque nell’Ottocento presso i popoli anglosassoni. La forma rotonda richiamava la protezione celeste sugli sposi, i numerosi strati e i livelli che componevano la torta raffiguravano  una scala allegorica che i due sposi dovevano salire insieme, alternando i momenti di gioia alle difficoltà della vita. Ancora adesso, secondo tradizione,il taglio della torta nuziale viene eseguito da entrambi gli sposi e terminato dalla neo-sposa che serve il dolce al marito, alla suocera, alla mamma, al suocero,al padre e ai testimoni, interpretando per la prima volta il ruolo di padrona di casa.

 

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